Violenza contro le donne, a Catania il corso per educare a educare
“Sguardi diversi per educare alla parità di genere” è il titolo del X corso di formazione sui temi dell’educazione alla parità di genere.
Numeri impietosi che evidenziano come occorra il contributo di tutti. Non solo degli uomini, e dalla cultura dominante del sopruso, ma anche dai luoghi di formazione, le scuole innanzitutto, dove trasferire ai più giovani una diversa cultura dell'amore. E dove, anche il corpo docente, si aggiorna e si forma in questo sens. Accade al Vaccarini di Catania dove, anche quest'anno, è stato organizzato il corso per educare i docenti.
“Sguardi diversi per educare alla parità di genere” è il titolo del X corso di formazione sui temi dell’educazione alla parità di genere promosso dalla Fnism-Catania in collaborazione con l'istituto superiore etneo, che si è tenuto lo scorso 20 novembre: 160 insegnanti di scuole di ogni ordine e grado si sono confrontati sulle vie didattiche da seguire per destrutturare stereotipi e modelli culturali patriarcali, per rileggere i saperi in ottica di genere.
L’abuso, gli stereotipi e il linguaggio sessista, i libri senza voci femminili, la violenza maschile sulle donne percepita e vissuta nella quotidianità, tra i temi toccati durante l'incontro, introdotto dalla Ds Salvina Gemmellaro e della presidente della Rete nazionale della parità, Rosanna Oliva. Successivamente, la professoressa Pina Arena, coordinatrice del seminario e presidente della fnism-ct, ha diffuso gli esiti di un sondaggio rivolto a 500 studenti della scuola con l’obiettivo di rilevare le loro percezioni sulle problematiche della parità, perché dalle loro parole prendano avvio una riflessione condivisa per un confronto trasparente con se stessi, con le altre e gli altri studenti.
Il sondaggio continua il lavoro già avviato nel 2017 con lo sportello di ascolto Pari Amore e offre interessanti spunti di riflessione descrivendo un quadro che si allinea a quello dei grandi sondaggi internazionali e ponendo, anche per questo, interrogativi sulla pervasività e sul potere millenario della cultura patriarcale. La sociologa e scrittrice Graziella Priulla ha parlato della difficile libertà delle donne.
“Il nostro incontro-ha detto Pina Arena-- è un’occasione di riflessione sulla scuola che educa alla parità, in un tempo complesso, in cui passi avanti sono stati compiuti, ma la cultura patriarcale e sessista produce violenza sulle donne in forme sempre più efferate e coinvolgendo sempre più giovanissimi. Il nostro intento è fornire alle e ai docenti partecipanti un quadro sfaccettato delle problematiche della parità per farne emergere la complessità, ma anche per suggerire che ogni ambito culturale può offrire spazi di riflessione e sulle costruzioni sociali e culturali che alimentano la violenza maschile sulle donne”.