Da Catania all'Europa: streaming illegali, giro d'affari da 250 milioni al mese
L'operazione della Polizia etnea
CATANIA - Sono oltre 2500 i canali illegali sequestrati nell'ambito della maxi operazione 'Taken down' della polizia contro la pirateria audiovisiva in Italia e all'estero, coordinata dalla Procura di Cataniain collaborazione con Eurojust ed Europol. I server che gestivano la maggior parte dei segnali illeciti in Europa permettevano un giro illegale di affari di oltre 250 milioni di euro mensili. Nel corso delle perquisizioni sono state sottoposte a sequestro criptovalute per oltre 1.650.000 di euro e contanti per oltre 40mila euro.
L'infrastruttura informatica smantellata serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali, in ambito nazionale ed internazionale. In sostanza, con un sofisticato sistema di Iptv illegali - venivano illegalmente captati e rivenduti i palinsesti live ed i contenuti on demand protetti da diritti televisivi, di proprietà delle più note piattaforme quali Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime, Netflix, Paramount, Disney+.
"La chiave di volta per poter estendere a livello internazionale queste attività di indagine molto sofisticata è stato quello di mettere intorno ad un tavolo i vari uffici giudiziari e le varie forze di polizia. Abbiamo scelto il dialogo, del fornire elementi ai Paesi esteri affinché anche loro potessero sviluppare insieme a noi questa indagine. Abbiamo scelto di condividere gli elementi investigativi con tutti gli altri, che hanno potuto usufruire di questa mole di indizi".
Così il procuratore di Catania, Francesco Curcio, ai giornalisti sull'operazione 'Taken down'. "In Croazia - aggiunge il magistrato - sono stati arrestati 11 soggetti implicati in questa vicenda. Durante le perquisizioni in Olanda sono state trovate criptovalute per un milione e seicentomila dollari, valuta contante per decine di migliaia di euro".


