Palermo, truffa e reati fiscali: 12 misure e sequestro beni per oltre 7 milioni di euro

Palermo, truffa e reati fiscali: 12 misure e sequestro beni per oltre 7 milioni di euro

I finanzieri di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di misure interdittive nei confronti di 12 soggetti e il sequestro preventivo di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 7 milioni di euro nei riguardi di 21 società. L'accusa è di truffa ai danni dello stato e reati fiscali, attuati da un gruppo criminale guidato da due palermitani.

La truffa ai danni dell’I.N.P.S. era finalizzata all’indebito conseguimento dell’indennità di disoccupazione, dopo aver fatto emergere l’esistenza di oltre 700 lavoratori asseritamente in nero, ne avrebbero fittiziamente regolarizzato la posizione per poi interrompere il rapporto d’impiego, costituendo così artatamente i presupposti di legge per il riconoscimento della citata indennità.

La seconda tipologia di frode, perpetrata ai danni dell’Erario e diretta all’evasione fiscale e alla truffa contributiva, si sarebbe basata sulla costituzione di c.d. “società cartiere” (sempre, di fatto, dirette dai citati promotori dell’associazione), che avrebbero emesso fatture per operazioni oggettivamente e/o soggettivamente inesistenti volte a documentare cartolarmente: • fittizie forniture di manodopera in favore di altre società, allo scopo di “sollevare” queste ultime da tutti gli adempimenti e gli oneri fiscali e previdenziali derivanti dal rapporto con i propri lavoratori, procurando così alle stesse un illecito profitto quantificato in oltre 1 milione di euro; • cessioni di beni o prestazioni di servizio mai avvenute o avvenute con soggetti diversi rispetto a quelli documentati dalla contabilità, per un importo di oltre 2 milioni di euro. I descritti e ipotizzati meccanismi fraudolenti avrebbero così cagionato un danno alle casse dello Stato che, tra Referente: Col. t.SPEF. Carlo Pappalardo; Contatti: 3358359739 provvidenze pubbliche non spettanti e omessi versamenti degli oneri dovuti, è stato quantificato in oltre 7 milioni di euro, cifra oggetto del provvedimento ablativo disposto. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché illeciti di natura tributaria. L’odierna attività, eseguita nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai più perniciosi illeciti perpetrati nei confronti dello Stato, al fine di tutelare le imprese che operano nel rispetto della legge, nonché i soggetti bisognosi di reale sostegno assistenziale.

Redazione

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