Musk contro tutti. Tutti contro Musk.

Tutti pazzi per Elon Musk. Il 53enne australiano, l'uomo più ricco del mondo, è stato il protagonista indiscusso dei media nell'ultimo anno.

L'ultima notizia clamorosa riguarda il suo tentativo di acquistare ChatGPT con un'offerta da 97,4 miliardi di dollari, recentemente rifiutata. Non è la prima volta che Musk cerca di cambiare le regole del gioco: in passato ha acquistato Twitter, trasformandolo in X. Tuttavia, ChatGPT non appartiene a un'azienda privata, ma è controllato dalla no-profit OpenAI, guidata da Sam Altman, più volte bersaglio degli attacchi di Musk. Dopo l'offerta, Altman ha commentato: "Sta cercando di rallentarci. È un rivale e dovrebbe competere con un prodotto migliore invece di ricorrere a tattiche e azioni legali".

Per OpenAI, l'offerta di Musk è arrivata in un periodo delicato: l'azienda è sempre alla ricerca di capitali, ma ha rifiutato l'offerta ritenendola "non nell'interesse migliore per l'azienda". Alcuni sostengono che il consiglio di amministrazione fosse tentato dall'affare, ma alla fine abbia deciso di resistere. Altman ha ribadito che Musk teme la rapida crescita di OpenAI e il suo avanzamento tecnologico.

Ciò a cui assistiamo è una battaglia per il controllo dell'intelligenza artificiale, destinata a diventare la tecnologia dominante del futuro. Già oggi molte applicazioni sono gestite da AI e la tendenza è destinata a rafforzarsi.

Non tutti sanno che Musk e Altman erano inizialmente amici e cofondatori di OpenAI. Si conobbero a una cena e successivamente Altman visitò SpaceX, rimanendo colpito dalla visione di Musk. Quest'ultimo apprezzava Altman per il suo ruolo nell'acceleratore Y Combinator, che ha favorito lo sviluppo di tecnologie in vari settori.

Nel 2004, i due iniziarono a discutere via email sui rischi dell'AI, all'epoca dominata da pochi attori, come Google, che aveva appena acquisito DeepMind. Decisero così di creare un laboratorio di ricerca con un'impostazione filantropica, scegliendo il nome OpenAI per riflettere il principio di condivisione dell'innovazione. Musk coinvolse altri miliardari e finanziò il progetto, ma si allontanò per concentrarsi su Tesla e SpaceX, lasciando la gestione ad Altman.

Nel 2018 arrivò la rottura: Musk cercò di assumere il controllo totale dell'azienda, ma il consiglio di amministrazione si oppose. OpenAI, per crescere, adottò un modello di sviluppo "open source", contribuendo alla creazione di ChatGPT nel novembre 2022, reso subito disponibile gratuitamente. Il successo fu enorme e Altman venne considerato un profeta della nuova tecnologia. Musk, un tempo il solo visionario della tecnologia mondiale, vide la sua influenza ridimensionarsi.

Il primo attacco di Musk contro Altman riguardò la trasformazione di OpenAI in una società commerciale con il sostegno di Microsoft. Nel febbraio 2024, Musk denunciò OpenAI, seguito da un'azione legale contro Microsoft qualche mese dopo.

Nel frattempo, Musk ha consolidato i rapporti con Donald Trump, supportandolo pubblicamente. La sua vicinanza all'ex presidente ha reso i suoi attacchi ancora più aggressivi. Altman, pur subendo le critiche, ha sempre riconosciuto il genio di Musk, definendolo "un mega hero".

Altman ha recentemente presentato Stargate, un piano da 500 miliardi di dollari per infrastrutture AI, apprezzato da Trump ma criticato da Musk. Il miliardario non si è limitato alle polemiche con OpenAI: il suo coinvolgimento con l'amministrazione Trump ha suscitato preoccupazioni. Alcuni riferiscono che Musk abbia piazzato informatici in agenzie governative per modificare i sistemi federali, causando tensioni tra i collaboratori di Trump. Il presidente, tuttavia, ha difeso Musk, elogiandone il contributo all'innovazione governativa.

Si intravede una possibile frattura tra Musk e i repubblicani, ma non con Trump, che continua a sostenerlo pubblicamente. L'alleanza tra l'uomo più potente del mondo e il più ricco è un equilibrio precario destinato a evolversi.

Musk non è nuovo a colpi di scena. Dopo aver acquistato Twitter, licenziò in diretta video migliaia di dipendenti, ricordando il celebre "You're fired!" di Trump. Paradossalmente, molti miliardari democratici vicini a Musk avevano finanziato campagne contro Trump, rendendo il suo sostegno all'ex presidente ancora più controverso.

L'ascesa politica di Musk ha avuto ripercussioni sulle sue aziende. Tesla ha raggiunto il minimo storico a gennaio 2025, con un calo di fiducia tra i consumatori e atti di vandalismo contro le sue auto in diverse parti del mondo. In Colorado, un concessionario Tesla è stato incendiato, mentre in Europa sono apparsi graffiti e messaggi antifascisti contro Musk. In Germania, alcuni attivisti hanno proiettato un'immagine di Musk con un saluto nazista su una sua fabbrica a Berlino, suscitando polemiche. Alcuni possessori di auto Tesla, tengono a specificare che l'acquisto delle stesse sia avvenuto prima che Musk manifestasse un cambio di rotta, attaccando un adesivo sui cofani delle loro auto che cita testualmente “I bought this beforse Elon went crazy” (L'ho comprata prima che Elon diventasse pazzo).

Musk ha sempre avuto una personalità controversa, tra filantropia e atteggiamenti provocatori. Le sue dichiarazioni fuori dagli schemi, dalle ammissioni di uso di anfetamine alle teorie complottiste, lo hanno reso un personaggio divisivo. La sua vicinanza all'estrema destra ha ulteriormente polarizzato l'opinione pubblica, con critiche anche in Europa, dove ha sostenuto partiti conservatori e criticato il premier britannico Starmer.

Anche le sue aziende sono sotto pressione. Tesla fatica a mantenere il suo dominio nel mercato delle auto elettriche a causa della concorrenza cinese e della riduzione degli incentivi governativi. La difficoltà nello smaltimento delle batterie e l'aumento dei costi stanno rallentando il settore, mettendo in crisi la visione di Musk.

Nel frattempo, i dipendenti di X (ex Twitter) hanno intentato una class action per il mancato pagamento di 500 milioni di dollari in liquidazioni. Inoltre, Musk è stato accusato in Australia di non aver saldato il primo anno di gestione per i servizi infrastrutturali di X.

In Italia, Musk è molto apprezzato da Giorgia Meloni, che lo ha invitato alla manifestazione "Atreju" l'estate scorsa. Tuttavia, ha avuto tensioni con TIM e Open Fiber per l'espansione di Starlink nel Paese. Il sistema di connessione di Elon Musk basato su una costellazione di satelliti, avrebbe trovato in Tim un ostacolo per l’introduzione del suo servizio di internet veloce. 

Musk continua a essere una figura ingombrante, capace di generare caos ovunque passi. Resta da vedere come evolverà il suo rapporto con Trump, la politica e il mondo dell'innovazione.

 

Giovanni Lombardo

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