Vigile urbano colpito da infarto durante controlli di viabilità a Catania, la nota di Trantino

Vigile urbano colpito da infarto durante controlli di viabilità a Catania, la nota di Trantino

Un vigile urbano di Catania è stato colto da un malore mentre era in servizio in via Gabriele D’Annunzio, avrebbe avuto un infarto. Ad raccontare l'accaduto con una nota il sindaco di Catania Trantino: "Ieri sera alcune pattuglie stavano effettuando controlli di viabilità e regolarità, quando a seguito di un diverbio con alcuni automobilisti appena multati il malore avrebbe colpito l'agente accasciatosi a terra. Ricoverato e operato subito l'uomo si trova in gravi condizioni all'ospedale Cannizzaro.

"A un certo momento - aggiunge Trantino - alcuno di questi utenti hanno sollecitato i componenti delle pattuglie a dare loro spiegazioni. Chiariamo, nessun'azione aggressiva o minacciosa; ma dovere affrontare il commerciante che se la prende "con il sindaco e l'assessore" perché si sono messi in testa di cambiare le abitudini ai catanesi, o la signora contravvenzionata dire "adesso vi metto su Tik Tok", ormai diventato strumento di vendette private tra chi vive di insulti e attacchi scomposti, ha provocato un infarto a un nostro agente, che adesso combatte la sua battaglia per rimanere in vita".

"La città non è mia - sottolinea il sindaco - ma di sicuro non è di chi crede che le norme si interpretano a proprio uso e consumo. Io ho il dovere di garantire a chi desidererebbe vivere in una città normale, di poterlo fare. Prendetevela con me, ma nessuno si permetta di agire, anche solo lamentandosi, con chi ha il solo torto di consentire il rispetto di elementari regole di convivenza civile. Chi ritiene di avere ragione ha gli strumenti giuridici per opporsi; ma non pensate che il "sì è fatto sempre così" diventi alibi o scusante. Saremo sempre più inflessibili - osserva Trantino - nella convinzione che l'ordine diventi l'ingrediente per vivere tutti meglio; e sono certo che chi si risente per una contravvenzione, spesso - se non sempre - sia chi poi recrimina, perché nella nostra città ognuno fa quello che vuole. Secondo un ossequio a intermittenza che vuole che vengano pretesi i propri diritti, nell'indifferenza a quelli degli altri e al rispetto dei doveri.

Abbiamo bisogno di uno scatto di maturità che ci faccia comprendere che la nostra libertà non può comprimere quella degli altri. Solo così saremo comunità, e non abitanti di una giungla. Prego per il nostro agente. E - conclude il sindaco di Catania - ringrazio lui e tutti i suoi colleghi che so non arretreranno dinanzi a chi inveisce, perché deve parcheggiare liberamente entro tre metri dal luogo in cui si deve recare. Ai catanesi chiedo solo di fare quello che fanno sempre quando si recano in una qualunque altra città, per poi dire 'che meraviglia, qui tutti rispettano le regole'".

Redazione

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