Minacce ai giornalisti: l'ordine di Sicilia esprime solidarietà ai colleghi

Minacce ai giornalisti: l'ordine di Sicilia esprime solidarietà ai colleghi

Dopo l'episodio ai danni del reporter di Repubblica, Salvo Palazzolo. 

Giornalisti nel mirino della criminalità organizzata. Una storia che non cambia: da una parte padri e madri di famiglia che svolgono il proprio lavoro garantendo per tutti il diritto alla corretta informazione, a conoscere cosa accade nei posti del potere, e dall'altra chi si sente minacciato. Chi pensa di poter azzittirli. 

Nuove minacce sono infatti arrivate al giornalista Salvo Palazzolo, di Repubblica. La Squadra mobile di Palermo ha informato nei giorni scorsi l’inviato del quotidiano che nel corso di alcune indagini sono state rilevate «gravi ostilità nei suoi confronti».

Palazzolo sta conducendo da mesi un’inchiesta sui boss scarcerati che sono tornati in città dopo lunghi periodi di detenzione, ha anche svelato i permessi premio concessi ad alcuni ergastolani condannati per omicidi e strage. Ha inoltre denunciato un fiorente giro di spaccio di droga sui canali Telegram. Adesso, sono state rafforzate le misure di vigilanza attorno al cronista che lavora alla redazione palermitana del quotidiano la Repubblica.

Una situazione che allarma l’Ordine dei giornalisti Sicilia e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che esprimono vicinanza e piena solidarietà al collega.

"Oggi manifestiamo la piena solidarietà, non solo mia, ma anche dell'intero parlamento siciliano, nei confronti dei giornalisti, per coloro che sono a rischio con diverse modalità di intimidazione". Così il presidente dell'Antimafia regionale, Antimafia, Antonello Cracolici, parlando durante una seduta della commissione convocata nella sede dell'Ordine dei giornalisti a Palermo, alla presenza dei direttori delle principali testate giornalistiche in Sicilia. "Non sono soltanto minacce - aggiunge Cracolici - come è capitato ad esempio a Salvo Palazzolo, ma di querele temerarie e tentativi di mettere il bagaglio alla possibilità di far conoscere pezzi di verità all'opinione pubblica".

Melania Tanteri

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