In lotta contro gli hacker

L'Italia sta affrontando un periodo critico a causa di continui attacchi informatici principalmente rivolti a siti istituzionali e governativi.

Il gruppo "NoName057" è ritenuto responsabile di questi hacking che hanno colpito anche il Quirinale, il Consiglio Superiore della Magistratura e molte Regioni e Comuni in tutta Italia. Gli attacchi sono stati eseguiti con la tecnica del DDOS "Distributed Denial of Service", un metodo che sovraccarica i server fino a renderli inaccessibili.

Queste aggressioni evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture digitali italiane e l'Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale è stata costretta ad intervenire, sottolineando l'urgenza di un'azione governativa forte in termini di sicurezza cibernetica.

Il gruppo hacker, noto ormai da tempo per aver colpito più volte le istituzioni e le aziende occidentali fin dal 2022, non riesce ad essere localizzato. L'unica cosa certa è che per attaccare il resto del mondo, vengono utilizzate infrastrutture presenti in territorio russo.

I dati di inizio febbraio 2025 evidenziano una continuità di azione e l'ultima tendenza è quella di colpire anche il settore sanitario ed informativo. La preoccupazione maggiore è legata al fatto che i malintenzionati, potrebbero appropriarsi illecitamente di dati sensibili.

La situazione richiede un aggiornamento urgente delle infrastrutture, dei sistemi e degli accordi di sicurezza a livello globale, poiché la minaccia sta interessando tutta l'Europa e persino gli Stati Uniti.

Un ruolo chiave nella crescita di questi gruppi cyber criminali lo ha giocato Telegram. Attraverso canali nascosti riescono a riunire e coordinare persone provenienti da diverse parti del mondo, condividendo strategie di attacco e tecniche per violare i sistemi più conosciuti.

L'attacco più significativo è stato lanciato dal gruppo nel 2023 contro il Summit G20 in India, mettendo a segno 2.450 hackeraggi contro associazioni governative, no profit, gruppi finanziari ed industriali.

Si pensa che il frontman di questo gruppo sia una figura di spicco tra gli hacker, conosciuta con il nickname "Duna". Un personaggio ultra ricercato da parte delle polizie internazionali.

Recentemente, una parte del movimento si è esposto politicamente a favore dei palestinesi, della Russia e del movimento islamista. Gli hacker si presentano come rivoluzionari anti-capitalisti, schierati contro le banche, la finanza e le istituzioni, in favore dell'anarchia.

La loro identità rimane incerta e anche i loro finanziatori. Difatti molti avrebbero ricevuto per le loro incursioni virtuali dei compensi pagati in criptovalute, in tal modo da non risultare tracciabili.

Non conosciamo la dimensione che potrebbe avere acquisito attualmente la rete di hacker, ma si stima che al momento della creazione del gruppo Telegram, pochi anni fa, nel giro di qualche ora si siano iscritte oltre 10.000 persone.

Il gruppo "NoName057" si è schierato online quasi come fosse un esercito. Ci sono dei ruoli e dei ranghi. Vengono utilizzate tecniche di gamification per spronare tutti i membri a partecipare, acquisendo punteggio così da migliorare il proprio ruolo all'interno dell'organizzazione.

Queste cyber milizie sono diventate sempre più pericolose, e i Governi occidentali stanno cercando di stabilire, tra loro, accordi internazionali anche al fine di creare gruppi di hacker per contrastarli.

La sicurezza informatica è uno dei punti di sviluppo essenziali del prossimo futuro, anche perché oltre a pc e telefoni, sempre più macchinari e prodotti di diverso genere, vengono connessi alla rete internet e potrebbero quindi essere hackerati. Le conseguenze sarebbero disastrose. Miriamo affinché l'Europa, ed a seguire l'Italia, non perda altro tempo a riflettere sul tema, senza poi dover correre precipitosamente ai ripari!

Giovanni Lombardo

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