Reggio Calabria: Un nuovo capitolo per il futuro del Mediterraneo

Reggio Calabria: Un nuovo capitolo per il futuro del Mediterraneo

È stata finalmente posata la prima pietra della nuova e imponente struttura che sorgerà sul lungomare di Reggio Calabria, affacciandosi maestosamente sullo Stretto di Messina.

Il progetto riguarda un centro culturale multifunzionale ideato dall'architetta Zaha Hadid, che rivoluzionerà l’intero waterfront. Con i suoi 24.000 metri quadrati, il centro ospiterà il museo del mare, gallerie espositive, un acquario, un centro di biologia marina, un laboratorio di restauro, un bookshop, un archivio, un ristorante, un bar, un auditorium, una sala congressi e, a fare da cornice, un magnifico parco urbano costiero.

Realizzato seguendo i principi della sostenibilità e del riciclo, quest'opera mira a ridurre al minimo l’impatto energetico, offrendo al Sud Italia un’opportunità straordinaria. Non solo valorizzerà il progetto del ponte di Messina, ma contribuirà anche alla riqualificazione delle due coste.

Sebbene la costruzione del ponte sia ancora in stand-by, si spera che i lavori di quest'ultimo inizino almeno entro la fine dell'anno. Questa iniziativa promette di generare nuove opportunità lavorative e di restituire valore al paesaggio, trasformando una costa finora trascurata e abbandonata in una rinomata meta turistica, culturale e architettonica.

Le opere di Zaha Hadid in Italia sono ancora rare, e nonostante la sua morte avvenuta alcuni anni fa, il suo studio continua a operare, mantenendo una posizione di prim’ordine nel panorama architettonico mondiale.

Tra le sue creazioni più iconiche figurano il MAXXI di Roma – Museo di Arte e Architettura Contemporanea, il Museo Messner, un circuito museale articolato in sei sedi voluto dall’alpinista Reinhold Messner e situato nelle Alpi Sudtirolesi. A Milano, invece, troviamo il complesso residenziale nel neo-quartiere CityLife e la Torre Hadid, un grattacielo curvilineo di grande impatto visivo.

Nel Sud Italia, le sue opere sono limitate alla stazione di Napoli-Afragola, alla stazione marittima di Salerno, e, in futuro, al Museo dell'Arte Nuragica che sorgerà a Nuoro.

Il sindaco di Reggio, commentando l'opera in costruzione, ha dichiarato che “è un investimento in cultura, che è la nostra ricchezza insieme al nostro mare, ma anche un investimento in turismo, che è il nostro futuro. Un investimento nel futuro, poiché il centro ha il potenziale per diventare uno dei principali attrattori turistici del Mediterraneo e va esattamente nella direzione della candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura 2027”.

Filippo Innocenti, direttore dello studio Hadid Architecture, ha sottolineato che "il progetto si è evoluto nel tempo, adattandosi alle nuove normative e rispondendo ai più avanzati criteri ambientali, posizionando Reggio Calabria al centro della storia del Mediterraneo e del futuro."

La forma della struttura ricorderà una stella marina e sarà caratterizzata da innovazioni tecniche come l'utilizzo di pannelli in alluminio anodizzato, l'utilizzo di una ventilazione ibrida e un parco in cui vi saranno presenti almeno 60 varietà di piante autoctone tipiche della macchia mediterranea.

Il progetto, presentato per la prima volta da Zaha Hadid nel 2009, vinse il concorso internazionale indetto dal Comune di Reggio Calabria, "Regium Waterfront". Quindici anni dopo, la sua realizzazione diventa possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Programma Operativo Nazionale MetroPlus 2021-2027.

Il complesso sarà realizzato dall'impresa Cobar Spa con project manager l’ingegnere calabrese Nilo Domanico, già coinvolto nella nascita del più grande giardino botanico del mondo in Oman e nel masterplan per la bonifica idraulica del Parco Archeologico di Sibari.

L'ambiziosa opera, ridefinirà la mobilità urbana, riorganizzando le vie di accesso al nuovo Waterfront e alla città, senza però danneggiare le spiagge e i pochi appezzamenti agricoli rimasti. Il centro rappresenterà un punto strategico da cui godere di una vista mozzafiato sul ponte di Messina e sulla Sicilia, offrendo una nuova prospettiva sullo Stretto e sul futuro di questa regione e del Sud Italia.

Giovanni Lombardo

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