La morte del Papa, il lutto nazionale e la gestione dell'ordine pubblico

La morte del Papa, il lutto nazionale e la gestione dell'ordine pubblico

Ferve l'organizzazione dei prossimi giorni, in attesa delle esequie previste per il prossimo sabato, 26 aprile,

Bandiere a mezz'asta, lutto nazionale proclamato per 5 giorni, messaggi da parte dei leader di tutto il mondo e dei capi religiosi e una Chiesa che si prepara a scegliere il nuovo capo politico e spirituale.

 

La morte di Papa Francesco

 

Sono giorni concitati quelli che seguono la morte di papa Bergoglio, Francesco Primo come lo stesso aveva deciso di chiamarsi in omaggio al santo patrono d'Italia e della sua idea di chiesa vicina ai più deboli.

Ferve l'organizzazione dei prossimi giorni, in attesa delle esequie previste per il prossimo sabato, 26 aprile, alle ore 10 sul sagrato della Cattedrale di San Pietro: la cerimonia sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Di seguito il feretro sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione

 

Il lutto nazionale

 

Nel Consiglio dei ministri straordinario di oggi sono state scritte le linee guida del decreto legge che prevede 5 giorni di lutto nazionale, la sospensione degli eventi sportivi, compreso il campionato di calcio per sabato 26. Da domenica si gioca nuovamente.

Saranno consentite le manifestazioni del 25 aprile per l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

 

La gestione dell'ordine pubblico 

Come previsto, il commissario straordinario per le esequie sarà Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile, che coordinerà le attività delle strutture impegnate per l’evento. Con la premier sono in contatto da lunedì mattina. L’esecutivo ha già chiesto di mettere in campo tutte «le azioni necessarie per garantire l'afflusso ordinato e l'assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma», sia per l’addio del Papa sia per «la successiva cerimonia di intronizzazione» del suo successore.

 

L'Arcidiocesi di Catania

 

L'Arcidiocesi di Catania intanto comunica che, domani, in cattedrale si terrà una Santa Messa in suffragio mentre a partire da giovedì 24 aprile, in tutte le città e i paesi dell’Arcidiocesi, i vicari foranei o i parroci delle Chiese Madri avranno cura di celebrare una Santa Messa in suffragio del Papa, invitando a partecipare anche le autorità locali.

 

Melania Tanteri

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