Ennesima aggressione contro operatori sanitari.
Medici, infermieri e soccorritori vittime di continue minacce, aggressioni o di qualsiasi altro tipo di gesto vile che proviene sempre dal violento di turno. Che siano familiari o amici di coloro che necessitano di cure più o meno urgenti il risultato è quello di mettere a rischio un servizio di primaria importanza per l’intera collettività. I recenti fatti al personale nel Policlinico e nel Pronto Soccorso dell'Ospedale Garibaldi sono l’ennesimo segnale di una lunga scia di atti deprecabili che sanno tanto di bollettino di guerra: una lista interminabile di minacce, violenze ed atti prevaricatori e arroganti. Per questo le associazioni di categoria chiedono un miglioramento significativo degli standard di controllo all’interno di un servizio pubblico strategico ed indispensabile per l'intera collettività. Durante i festeggiamenti per il primo Maggio, c’è stato lo sciopero virtuale di tre ore da parte degli autisti soccorritori per accendere i riflettori sui crescenti disagi e, soprattutto, sul grave pericolo rappresentato dalle continue aggressioni subite durante il servizio con autisti di autoambulanze presi a pugni e mezzi di soccorso danneggiati.