Comunicare col pensiero, la mission di Neuralink
Hai mai immaginato di creare un video solo con il pensiero? Oggi è possibile grazie a Neuralink, l'impianto cerebrale sviluppato dall'azienda di Elon Musk. Il dispositivo è stato impiantato con successo in Brad Smith, terzo paziente al mondo a sottoporsi all’operazione. Smith, affetto da SLA e muto da anni, è riuscito a comunicare di nuovo grazie al chip.
Se la sperimentazione continuerà con successo, potrebbe rappresentare una svolta per chi soffre di malattie neurodegenerative. Al momento, l’unico strumento disponibile per comunicare è il puntatore oculare, che ha capacità molto limitate poiché si basa sul movimento degli occhi.
L’intervento, ancora sperimentale, non è privo di rischi. Il chip, grande quanto una moneta, contiene oltre 1000 elettrodi che si collegano ai neuroni e trasmettono dati via Bluetooth. Rileva l’attività cerebrale legata al movimento, permettendo al paziente di controllare un cursore su un computer. Dopo anni di ricerca, i test sugli esseri umani sono cominciati solo di recente.
Il primo intervento è stato effettuato a Gennaio 2024 su un uomo paralizzato dopo un incidente. Il secondo ad Agosto dello stesso anno. Smith è stato il terzo.
Neuralink, fondata nel 2016, ha attualmente una lista d’attesa di circa 20.000 persone. Anche se la strada per una diffusione su larga scala è ancora lunga, questa interfaccia potrebbe restituire autonomia e capacità comunicative a molti pazienti.
Smith ha realizzato e pubblicato un video su YouTube, utilizzando il chip per controllare il mouse del suo MacBook.
Nel video ha usato una simulazione della sua voce originale, creata con l’intelligenza artificiale. Ecco un estratto:
"Sto creando questo video utilizzando l'interfaccia cervello-computer per controllare il mouse del mio MacBook Pro. È il primo video che realizzo con Neuralink, forse il primo al mondo creato così, usando la mia vecchia voce per raccontare la mia storia."
Smith ha raccontato di aver ritrovato speranza, libertà e una comunicazione più rapida. Il chip ha migliorato la sua vita in modo significativo.
L’impianto, invisibile una volta inserito, viene installato da un robot e si ricarica senza fili. Un software interpreta gli impulsi cerebrali e li trasforma in comandi per dispositivi esterni, come il computer.
Tuttavia, non mancano le critiche. Fino alla pubblicazione del video di Smith, non erano noti i risultati delle sperimentazioni. Inoltre, l’azienda è stata accusata di aver condotto test sugli animali in condizioni discutibili, con diverse scimmie decedute durante gli esperimenti.
Neuralink non è l’unica a sviluppare questa tecnologia: anche la società Synchron sta lavorando a un impianto simile, già testato nel 2019, che permetterebbe ai pazienti paralizzati di navigare online e svolgere operazioni bancarie. Al momento, però, non ci sono aggiornamenti ufficiali.
Quel che è certo è che queste tecnologie possono offrire nuove opportunità alle persone con gravi disabilità, rendendo la vita più autonoma e meno isolata.
Speriamo siano presto disponibili per tutti.