Strage di Monreale, il fratello di Massimo Pirozzo scrive a Mattarella: "Intervenire con urgenza"
Le toccanti parole del fratello di una delle tre vittime.
Una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere un'azione forte contro ola carneficina che, ogni giorno, strappa qualcuno all'affetto della propria famiglia.
L'ha scritta Marco Pirozzo, fratello di Massimo, una delle vittime della strage di Monreale. A diffondere la missiva è stato il deputato regionale Ismaele La Verdera.
La lettera
"Da siciliano, da uomo delle Istituzioni, da fratello: so che Lei conosce bene il dolore di una perdita brutale e ingiusta, perché anche suo fratello è stato assassinato in modo vile – scrive Marco. Le chiedo, con il massimo rispetto, di farsi portavoce del nostro appello e di aiutare a trovare soluzioni concrete, per onorare tutte le vittime di queste violenze insensate". Un appello al Capo dello Stato Sergio Mattarella, ma anche alla premier Giorgia Meloni.
“Oltre al dolore, sento un’amarezza profonda: l’assenza di vicinanza da parte delle massime autorità dello Stato. Nessuna parola, nessun gesto, nessuna attenzione da chi dovrebbe rappresentare e tutelare ogni cittadino. Come se questa tragedia fosse qualcosa di ordinario. Come se mio fratello e gli altri due ragazzi uccisi non contassero nulla».
Insieme a Massimo Pirozzo di 26 anni, nella strage di Monreale, sono morti anche Andrea Miceli anche lui 26 anni e Salvatore Turdo, 23 anni.
!"Vi chiedo a nome della mia famiglia, delle famiglie delle altre vittime e di tutti gli italiani onesti, di intervenire con urgenza – continua Marco Pirozzo. Le leggi e le pene oggi in vigore non sono più sufficienti a fronteggiare questa deriva. Il mondo è cambiato e lo Stato deve adeguarsi con risposte forti, decise, concrete. Non possiamo permettere che altri genitori, fratelli o sorelle vivano l’atroce sofferenza che stiamo vivendo noi. Mio fratello era un giovane uomo che voleva solo godersi una serata serena con le persone che amava. Poteva essere chiunque. Poteva essere vostro figlio".