BYD sorpassa Tesla in Europa

Forse ci troviamo davanti alla fine di un’era. La casa automobilistica cinese BYD ha superato Tesla nelle vendite in Europa nel mese di Aprile.

Ce lo si aspettava, soprattutto dopo le recenti controversie politiche che hanno coinvolto Elon Musk, il carismatico quanto divisivo fondatore di Tesla. Le sue posizioni apertamente filoconservatrici, e in particolare il suo sostegno all’ex presidente Donald Trump, hanno portato a un calo delle vendite a livello mondiale. Anche negli Stati Uniti le vendite sono diminuite.

In Europa, la percezione pubblica della figura di Musk ha subito un notevole cambiamento. Da genio innovatore e simbolo del futuro, è diventato sempre più un personaggio legato a idee politiche di destra. Questo ha fatto perdere fascino al marchio Tesla.

La vera sorpresa, però, è che i consumatori europei hanno iniziato a preferite un marchio cinese, per anni penalizzato da dazi doganali pensati proprio per limitarne l’ascesa, rispetto alle tradizionali case automobilistiche del Vecchio Continente, per paura di introdurre nel marcato un rivale troppo economico. Questo mostra non solo l’evoluzione dei gusti, ma anche l’accettazione di una nuova leadership tecnologica globale.

Del resto, la Cina vanta un’esperienza pluriennale nel settore dei veicoli elettrici. Le auto a zero emissioni sono comuni in tutto il Paese e utilizzate da ogni ceto sociale. BYD, in particolare, ha potuto contare su una solida base industriale e su un mercato interno già pronto per l’auto elettrica.
Il sorpasso in Europa non è solo una questione politica o di immagine, ma anche economica. Una BYD costa in media la metà rispetto a una Tesla, e in un periodo di crisi economica questo fa molta differenza per chi compra un’auto.

Ma Tesla ha perso anche qualcosa di più sottile e difficile da quantificare: il suo fascino. Un tempo il marchio rappresentava un’icona di avanguardia, un emblema del futuro prossimo e della sostenibilità tecnologica. Le sue auto erano qualcosa di unico, non solo per la tecnologia ma anche per il messaggio chiaro che portavano: niente più combustibili fossili, ma interni digitali e un design futuristico. Comprare una Tesla significava scegliere un nuovo modo di identificare il proprio modello di vita.

Oggi, però, quella magia sembra essersi spenta. Con tanti nuovi concorrenti sul mercato, Tesla è diventata una delle tante opzioni. Non più l’auto elettrica, ma semplicemente un’auto elettrica. In più, il comportamento sempre più provocatorio di Musk, spesso al centro dell’attenzione sui social, non aiuta l’immagine del marchio né la strategia aziendale.

Detto questo, è ancora presto per dire che Tesla è stata davvero superata. I dati di Aprile mostrano un piccolo vantaggio per BYD: 7.231 auto vendute contro le 7.165 di Tesla. Una differenza minima, che potrebbe cambiare facilmente nei prossimi mesi.

Tesla ha già dimostrato in passato di saper reagire in fretta, interverrà con qualche strategia commerciale interessante. E ne avrà bisogno, perché la crescita di BYD è stata fortissima: nata nel 1995 come azienda di batterie, oggi è il primo produttore al mondo di auto elettriche, con una strategia ben definita e a lungo termine.

BYD è arrivata in Europa nel 2022, iniziando da Norvegia e Paesi Bassi. Ma in poco tempo ha ampliato la sua presenza, facendo conoscere sempre di più il marchio “Build Your Dreams” (Costruisci i tuoi sogni) e diventando uno dei protagonisti della transizione verso le auto elettriche. Un sogno che, sembra, si stia avverando anche per tanti consumatori.

Il momento è favorevole. In Europa, le vendite di auto completamente elettriche sono aumentate del 28%, e quelle ibride plug-in del 31% rispetto all’anno scorso.

BYD sta sfruttando questa crescita, mentre Tesla ha visto un calo del 49% delle vendite globali nell’ultimo anno. Al contrario, BYD è cresciuta del 359%, considerando sia auto elettriche che ibride plug-in.
Tuttavia, anche per BYD non è il momento di rilassarsi. La concorrenza interna è forte: numerosi altri marchi cinesi stanno approdando in Europa, iniziando a costruire la propria rete di vendita. Allo stesso tempo, le case automobilistiche europee non stanno a guardare: aziende come Ford e Fiat stanno facendo grandi passi avanti con le auto elettriche.

Un altro punto a favore di BYD è la varietà della sua offerta. Mentre Tesla propone esclusivamente modelli full electric, BYD offre sia elettriche pure che ibride plug-in, riuscendo così a soddisfare un pubblico più ampio. Inoltre, presto lancerà una tecnologia di ricarica super veloce che promette di caricare la batteria in soli cinque minuti: un’innovazione che potrebbe cambiare le regole del gioco.

A questo punto, viene da chiedersi: l’Unione Europea, che ha già introdotto dazi sulle auto cinesi, interverrà nuovamente per frenare questa crescita che appare ormai inarrestabile?

Una cosa è certa, la transizione verso l’auto elettrica sta finalmente diventando realtà. Resta da vedere se le infrastrutture, come le colonnine di ricarica e i servizi collegati – riusciranno a stare al passo. Una sfida importante, visto che il traguardo europeo del 2035, l’anno in cui non si potranno più vendere auto a benzina o diesel, si avvicina in fretta.

E voi? Siete pronti a cambiare la vostra auto?

Giovanni Lombardo

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