Falso ideologico in appalti, arrestato il sindaco di Resuttano
Il sindaco di Resuttano, in provincia di Caltanissetta, Rosario Carapezza è stato arrestato dai carabinieri per i reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico in alcuni appalti.
Nei suoi confronti è stata eseguita la misura cautelare dei domiciliari. Insieme a lui sono indagati nell'inchiesta della Procura di Caltanissetta anche il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Resuttano e altri due impiegati dello stesso ufficio. Secondo l'accusa avrebbero truccato i sorteggi per favorire un'azienda.
Sono otto in tutto gli indagati, a vario titolo, per i reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico negli appalti nell'inchiesta della Procura di Caltanissetta sul Comune di Resuttano, su indagini dei carabinieri. Oltre al sindaco Rosario Carapezza, da poco eletto consigliere provinciale, difeso dall'avvocato Giuseppe Dacquì, posto ai domiciliari, è stata applicata la sospensione per un anno dall'esercizio di svolgere un pubblico ufficio a Giuseppe Barbieri, Rup del progetto al centro delle indagini, e agli impiegati comunali Antonino Geraci e Antonino Genduso. Sottoposti al divieto per un anno di contrarre con la pubblica amministrazione ai liberi professionisti Gandolfo Diprima, Marilena Diprima e Mario D'Anna e all'imprenditore Salvatore Castaldo.