USA bombardano Iran
Gli Stati Uniti bombardano 3 siti nucleari iraniani intervenendo nella guerra tra Israele e Iran.
In Italia erano da poco passate le due del mattino di domenica 22 giugno, il Presidente americano Trump ha pubblicato sui social il seguente messaggio: "Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran".
É seguito un discorso alla nazione: "Ora è il momento per la pace. L'iran deve accettare la fine di questa guerra". La risposta da parte di Teheran é stata una massiccia ondata di missili su Israele. Il governo Iraniano avverte: "Così gli USA iniziano una guerra pericolosa".
Dall'Iran, il Ministro degli Esteri ha affermato che "gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari dimostrano che Washington non si fermerà davanti a nessuna illegalità o crimine pur di sostenere Israele. Un regime genocida e occupante".
Media russi riferiscono che diversi paesi alleati dell'Iran stanno valutando di fornire supporto a Teheran. Preoccupazione nel mondo per l'escalation di una guerra che potrebbe diventare mondiale.
Ampio sostegno agli USA da parte degli alleati occidentali. Starmer, Primo Ministro Britannico ha dichiarato: "Il programma nucleare iraniano rappresenta una grave minaccia per la sicurezza internazionale. All'iran non potrà mai essere permesso di sviluppare un'arma nucleare. Gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare tale minaccia".
L'alto Rappresentante UE Kaja Kallas, ha ribadito: "Non si deve permettere all'Iran di sviluppare un'arma nucleare. Costituirebbe una minaccia per la sicurezza internazionale. Esorto tutte le parti a fare un passo indietro e tornare al tavolo dei negoziati ed impedire ulteriori escalation".
I Ministri degli Esteri dell'UE discuteranno della situazione domani.
Fonti USA avvertono che l'Amministrazione di Trump si sta preparando a potenziali ritorsioni entro le prossime 48 ore. Non è chiaro se queste riguarderanno solo le basi all'estero, o saranno nazionali, o entrambe.
Preoccupazione anche in italia. Il Ministro Antonio Tajani ha dichiarato: "Ci auguriamo che dopo questo attacco, che ha portato un danno enorme alla produzione dell'arma nucleare che rappresenta un pericolo per tutta l'area, ora si possa arrivare veramente a una de-escalation. L'Iran si sieda a un tavolo di trattative. Detto questo, aggiungo che la nostra priorità in questo momento è la sicurezza italiana e dei nostri connazionali. Si sta facendo tutto il possibile per far partire gli italiani che lo vogliono, il prima possibile oggi da Sharm El Sheikh. Partirà un volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv. Domani ci sarà una riunione dei Ministri degli Esteri dell'UE a Bruxelles e un incontro con il responsabile dell'Aiea, Grossi, che sentirò anche in giornata per capire le conseguenze che possono esserci dal punto di vista della sicurezza. Mi pare che per il momento non ci siano grandi rischi per l'esterno. Abbiamo fatto rientrare alcuni militari italiani che stavano a Bagdad per il rischio di ritorsioni contro una base dove c'erano anche americani. Sono rientrati ieri attraverso il kuwait".


