In ricordo di Alvaro Vitali
È morto Alvaro Vitali, in arte Pierino. Colui che ha riempito di risate, di barzellette nonsense e di scene libidinose, gli anni caldi di una Italia di inizi '80, è scomparso nel silenzio più totale.
Alvaro è morto di broncopolmonite poco dopo essere stato rilasciato dall'ospedale per tornare a casa. Al suo funerale, l'unico VIP presente è Carlo Verdone, nessun altro a salutarlo. Nessuno tra i suoi più cari amici, ne tra i colleghi storici, con cui ha condiviso gran parte della sua carriera, per esempio Lino Banfi.
Ma chi era Alvaro Vitali? Nato il 3 febbraio 1950 a Roma, proveniva da una famiglia piccolo borghese, ed a causa di numerosi contrasti con la madre, fu mandato a vivere dalla nonna già ad otto anni. Conclusa la maturità, lasciò la scuola ed iniziò a fare l'elettricista, finché poco più tardi, incontrò Federico Fellini ad un provino.
Nel '69 il regista lo inserì in "Fellini Satyricon", successivamente, lo richiamò per "I Clown", "Roma" e "Amarcord". Ebbe la fortuna di poter lavorare anche nel film di Alberto Sordi "Polvere di stelle".
Il successo commerciale arrivò qualche tempo dopo, attraverso film di genere commedia sexy all'italiana. Si fece notare in "La poliziotta" del 1974, diretto da Steno, con Mariangela Melato e Renato Pozzetto. Da quel momento il suo successo crebbe attraverso partecipazioni sempre più corpose, come personaggio secondario.
La sua consacrazione, arrivò però con il personaggio del celebre "Pierino". Tra i film girati: "Pierino contro tutti", "Pierino colpisce ancora", "Pierino medico della SAUB" e "Pierino torna a scuola". Tra molti, anche film ispirati alla comicità grottesca della figura di Pierino, quali "Giamburrasca", "Gigi il Bullo", "Paolo Roberto Cotechigno centravanti di sfondamento".
Fu però con la fine del filone delle commedie sexy, che anche la fortuna dell'attore si interruppe fino a sparire completamente dalle scene. Molto più tardi, per un breve periodo, ebbe un rilancio sulle scene televisive, all'interno del programma tv "Striscia la notizia", imitando Jean Todd della scuderia Ferrari.
Questo gli permise, nel 2006 di partecipare alla terza edizione del reality "La Fattoria”. Dovette, purtroppo, abbandonare solo poche settimane dopo a causa di una fortissima asma. Recentemente, è apparso nella quarta stagione della serie "Vita da Carlo". Per l'attore, sarà l'ultima presenza in televisione.
Con oltre 150 film all'attivo e una vita vissuta per la gran parte sotto i riflettori, passato il periodo dei cosiddetti "film scollacciati", Alvaro è stato completamente accantonato e dimenticato anche da tutti coloro che lo elogiavano, nonché dai colleghi che in qualche modo erano riusciti a reinventarsi nel tempo. Tant'è che l'attore aveva dichiarato più volte di soffrire di depressione proprio per essere stato dimenticato.
Dimenticato anche nella morte, data la scarsa partecipazione dei colleghi al suo funerale. Eppure gli stessi non hanno avuto remore, in apparizioni televisive, nel dire quanto geniale fosse Alvaro Vitali. Probabilmente sempre gli stessi che, quando in passato vennero contattati da Alvaro per pregarli di essere inserito in qualche prodotto televisivo, gli rifiutarono la chiamata.
Al funerale era assente pure il figlio Ennio, avuto dalla prima moglie. E non si conoscono i motivi. Un ultimo momento triste, per un attore che ci ha sempre fatto ridere e non si è mai risparmiato.
Alvaro adesso è morto e molti dei suoi film sono considerati ad oggi grotteschi, irrispettosi, misogini e volgari. Un tempo regalavano sonore risate a tutta Italia.



