Emergenza abitativa e strategie: la Commissione Hous in visita allo Zen
Ha incontrato il presidente della Regione Schifani e il sindaco Lagalla.
Il quartiere Zen di Palermo come simbolo dell'emergenza casa. Del degrado che ancora circonda molte periferie urbane e della povertà educativa, sociale e civica che si respira in luoghi che occorre recuperare.
Oggi, la Commissione speciale sulla crisi degli alloggi nell'Unione europea (Hous), presieduta da Irene Tinagli, è stata a Palermo con l'obiettivo di analizzare da vicino i bisogni abitativi dei territori al fine di elaborare strategie europee che possano coadiuvare l'azione degli Stati membri e delle singole regioni.
Dopo l'incontro con il sindaco Roberto Lagalla a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune, organizzato dall'europarlamentare Marco Falcone, la Commissione ha visitato appunto lo Zen che fatica a trovare una parvenza di normalità, nonostante le opere realizzate ed elencate dal primo cittadino, Roberto Lagalla nell'ultimo anno, con la consegna di 140 unità abitative, tra edilizia residenziale pubblica e beni confiscati alla criminalità organizzata. Lagalla ha poi comunicato l'avvio di un nuovo Ufficio tecnico dedicato alla manutenzione dell'edilizia residenziale pubblica (Erp).
Resta il tema, di grande rilievo, delle nuove povertà e della necessità di un housing sociale strutturale. Un focus specifico è stato dedicato all'housing universitario, sul quale l'amministrazione palermitana ha un progetto che prevede, con investimenti privati, la trasformazione di diverse superfici comunali inutilizzate in residenze diffuse per studenti nel centro storico.
La Commissione è stata ricevuta anche dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a Palazzo d'Orléans. “Un'opportunità fondamentale – ha detto Schifani – per evidenziare le specificità del territorio siciliano e le sfide che affrontiamo quotidianamente nel garantire il diritto alla casa. Come Regione abbiamo già intrapreso alcune iniziative, come il contributo affitti per sostenere le famiglie in difficoltà, ma siamo consapevoli che è necessario un intervento strutturale. La revisione della politica di coesione europea rappresenta sicuramente un'occasione unica per destinare fondi specifici a questa emergenza sociale. La Sicilia è pronta a fare la propria parte e a intervenire con cofinanziamenti in accordo con le future strategie europee, per poter finalmente affrontare la crisi abitativa in maniera organica e sistemica”.



