Beatrice Venezi: polemica musicale o politica?
"Il concerto nello stadio è di sinistra... canticchiare con il karaoke è di destra: ma cos'è la destra? Cos'è la sinistra?" Così cantava nel 1996 Giorgio Gaber. E oggi, alla luce delle ultime notizie, ci chiediamo: ma la musica da camera e la musica classica, sono di destra o di sinistra?
Facile intuire l'allusione al caso Beatrice Venezi, la Neo-Direttrice d'orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, la cui nomina è stata accompagnata da polemiche politiche e musicali di ogni genere.
Venezi è stata scelta per l'incarico dal Sovraintendente Nicola Colabianchi, suscitando la protesta degli orchestrali, quindi il boicottaggio da una parte del pubblico degli abbonati. Ufficialmente, le si contesta il fatto di non avere il giusto profilo per un ruolo del genere e di essere stata scelta solo tramite raccomandazioni politiche.
Venezi non ha certamente apprezzato questo attacco e ha deciso di affidarsi ad un avvocato penalista noto per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne. Parliamo di Giulia Bongiorno, Senatrice della Repubblica Italiana.
"Di fronte ad attacchi tanto violenti quanto infondati" ha dichiarato Venezi, "i sacrifici quotidiani compiuti per costruire il mio percorso professionale e il rigore che mi ha sempre ispirato, mi impongono di conferire mandato all'Avvocato Bongiorno affinché porti avanti un'azione giudiziaria contro coloro che non hanno esitato a diffondere gravissime falsità sul mio conto".
Le dichiarazioni dell'Avvocato non si sono fatte attendere: "Le critiche vanno bene se basate su fatti oggettivi, ma qui mi sembra che si parta da forti pregiudizi. E siccome si è andati molto, ma molto oltre, valuteremo anche i danni. Quando un incarico del genere viene conferito ad una donna, si verificano sempre certe reazioni. Se poi non è di sinistra...apriti cielo! A seguito del conferimento di mandato a Venezi, si è scatenata, suo malgrado, una vera e propria guerra mediatica tra giornali di un lato e dall'altro. Ma il problema non è tanto questo, è che i social fanno da amplificatore delle aggressioni violente e può diventare pericoloso. Lei è sempre in giro per il mondo a fare concerti, avrebbe volentieri ignorato le polemiche, ma sono arrivate alle grandi testate internazionali come il New York Times, e tutto questo non lo possiamo trascurare. Quindi vi invito a usare toni pacati e a fermare questa campagna denigratoria".
Per la Bongiorno si sta cercando di trasformare un attacco personale in un caso di denigrazione professionale. A peggiorare le cose l'essere donna, bionda e figlia di un ex politico di destra. A sinistra però ribattono dicendo che la Direttrice non è all'altezza di un incarico di questa portata, che la sua è una sponsorizzazione prettamente politica. E non si tratta assolutamente di una discriminazione di genere.
Tanti i personaggi del mondo della musica che hanno preso parte alla polemica, chiedendole di fare un passo indietro. Dal canto suo, Beatrice Venezi non si ferma. Nonostante abbia parte dell'orchestra contro, ha deciso di andare avanti. E a suo favore sono arrivate altrettante dichiarazioni di sostegno e auguri per non mollare. L'ultima, per esempio, da Beppe Vessicchio, il quale ha dichiarato: «Non condivido le sue idee, ma solidarizzo con lei. Ne parlavano tutti bene prima che dicesse per chi votava. Adesso i commenti sono cambiati. Ciò che accade è un evidente cortocircuito tra il governo centrale, i cittadini e le maestranze artistiche. L'unica a pagarne le conseguenze è il Direttore nominato".
Opinioni discordanti, quindi. Eppure, Beatrice Venezi ha all'attivo una prolifica carriera, uguale a tantissimi altri Direttori d'orchestra europei, che non hanno mai riscontrato problemi, nonostante la loro appartenenza politica. Anzi, è conoscenza comune che nel tempo, destra e sinistra, abbiano disposto in ruoli in cui sarebbero dovuti essere inseriti unicamente alti profili di merito artistico, persone di propria competenza. E allora è lecito chiedersi: ma un artista non può essere di destra o di sinistra senza vedere il proprio lavoro distrutto? E anche se così non fosse, chi ha il diritto di poter giudicare un professionista di un certo livello e quali devono essere le regole per non incorrere in un giudizio politico?
E ancora, se Beatrice Venezi avesse dichiarato di votare a sinistra, l'effetto sarebbe stato lo stesso? In passato Direttori d'orchestra di sinistra e di destra si sono alternati tranquillamente senza suscitare polemiche. Oggi però la ferocia è evidente e ci chiediamo quindi cosa deciderà di fare Venezi: farà un passo indietro o sarà invece l'orchestra a farlo? Verranno tutti sostituiti? O la stagione sarà un flop? Dinnanzi ad uno dei palcoscenici più importanti d'Italia stiamo assistendo ad uno spettacolo squisitamente italico: l'arte della polemica politica e della strumentalizzazione.


