Palermo, fiaccolata per Paolo Taormina e per le vittime di violenza
Oltre duemila persone ieri sera hanno partecipato alla fiaccolata in memoria delle vittime della violenza a Palermo organizzata dopo l'omicidio di Paolo Taormina. Alla manifestazione erano presenti la madre e la sorella di Paolo, entrambi in lacrime, oltre ai familiari di altre vittime della violenza come i giovani uccisi a Monreale nell'aprile scorso.
Le persone hanno sfilato fino al teatro Massimo con in mano candele o telefonini accesi. Al corteo hanno partecipato anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l'assessore Anello e il capogruppo di "Lavoriamo per Palermo" Chinnici. Anche davanti al pub della vittima per tutta la serata centinaia di persone hanno manifestato solidarietà alla famiglia Taormina sostando davanti al locale e portando fiori.
Gaetano Maranzano, il 28enne palermitano dello Zen arrestato ieri con l'accusa di avere ucciso nella notte tra sabato e domenica Paolo Taormina, ha trascorso la prima notte in carcere. Il presunto omicida avrebbe spiegato durante l'interrogatorio del pm, che nei giorni precedenti aveva avuto una lite con Taormina, perché la vittima avrebbe importunato la sua fidanzata; la versione è al vaglio degli investigatori.
Sulla pistola usata per l’omicidio, il ventottenne ha dichiarato di portarla sempre con sé perché, ha detto ai pm, «Palermo è una città violenta». L’arma è stata ritrovata dai carabinieri nella sua casa dallo Zen, Maranzano ha già precedenti per rissa e spaccio di droga.



