L'omicidio di Paolo Taormina, le parole del padre: "Voglio incontrare chi ha ucciso mio figlio"

L'omicidio di Paolo Taormina, le parole del padre: "Voglio incontrare chi ha ucciso mio figlio"

Eseguita l'autopsia che ha confermato la presenza di un proiettile nel cranio.

“Voglio incontrare Gaetano Maranzano per chiedergli perché ha sparato e ucciso mio figlio".
Sono le parole del padre di Paolo, ucciso sabato notte da un colpo di pistola alla nuca. Dinamica confermata dall'autopsia eseguita sul corpo del giovane al Policlinico. Dove c'erano decine di amici e parenti che attendevano la conclusione degli esami e la restituzione della salma e che poi, a bordo di scooter, hanno seguito il carro funebre fino al PalaOreto dove sarà allestita la camera mortuaria.

Intanto, la città tutta continua a interrogarsi su cosa stia accadendo e su cosa si possa fare per invertire la marcia di una deriva che sembra inarrestabile. Lo fanno in un messaggio gli arcivescovi di Palermo e di Monreale, Corrado Lorefice e Gualtiero Isacchi.

“Che il crudele omicidio di Paolo Taormina, sulla scia della barbara uccisione di Gesù di Nazareth, diventi punto fermo per una svolta – affermano. Che la vita di Paolo diventi segno di trasformazione delle nostre città, germe di rinascita. Ce lo eravamo augurati già lo scorso aprile, dopo quella notte di sangue a Monreale. Oggi rinnoviamo la stessa speranza. Crediamo che il cambiamento sia possibile".
Come Vescovi sentiamo tutto il fallimento della Chiesa e della società. Non abbiamo risposte, ma domande alle quali non intendiamo sottrarci"

Melania Tanteri

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