Cento interventi di chirurgia bariatrica robotica dell’Arnas Garibaldi

Cento interventi di chirurgia bariatrica robotica dell’Arnas Garibaldi

Un anno di crescita e risultati eccellenti

CATANIA. L’epidemia di obesità continua a diffondersi a livello mondiale, e la chirurgia metabolica e bariatrica (MBS) rappresenta ancora oggi il trattamento più efficace per l’obesità severa e le patologie metaboliche correlate.

Tradizionalmente, la maggior parte dei chirurghi bariatrici si è affidata alle tecniche laparoscopiche, consolidate per fattibilità e risultati. Tuttavia, secondo l’ultimo rapporto IFSO, oggi più di 8 milioni di interventi robotici vengono eseguiti ogni anno a livello globale, con un trend in costante aumento negli Stati Uniti il 23% di tutti gli interventi metabolici primari viene oggi eseguito con approccio robotico, mentre in Europa l’adozione resta ancora limitata - con tassi molto bassi in Paesi come Italia (0,6%), Francia (0%) e Svezia (0%).

Negli ultimi anni, però, anche in Italia si osserva una crescita costante dell’utilizzo della chirurgia bariatrica robotica, favorita dall’introduzione di nuove piattaforme e tecnologie sempre più evolute. Questo trend rappresenta un passo importante verso un miglioramento dell’efficacia, della sicurezza e della qualità delle cure. E ha permesso di registrare, per il 2024, 344 procedure complessivamente (sleeve e bypass le procedure più eseguite).

Numerosi studi internazionali dimostrano che, rispetto alla laparoscopia tradizionale, la chirurgia robotica garantisce maggior precisione nei movimenti, minore perdita di sangue, riduzione del dolore post-operatorio e tempi di recupero più rapidi.

In questo scenario, anche la chirurgia bariatrica – settore in cui la precisione e la qualità della sutura sono fondamentali – sta beneficiando in modo evidente di questa evoluzione tecnologica.

Un traguardo importante per il centro d ‘eccellenza bariatrico diretto dal Prof Luigi Piazza

A poco più di un anno dall’introduzione della chirurgia robotica (febbraio 2024), il centro di eccellenza bariatrico diretto dal prof. Luigi Piazza ha raggiunto un risultato significativo: 100 interventi di chirurgia bariatrica eseguiti con il sistema robotico.

L’adozione di questa tecnologia ha rappresentato una svolta nel trattamento chirurgico dell’obesità. Grazie alla visione 3D ad alta definizione, alla stabilità e precisione degli strumenti robotici e alla maggiore ergonomia per il chirurgo, zi è riusciti a migliorare ulteriormente sicurezza ed efficacia degli interventi, con benefici concreti per i pazienti.

I numeri del Garibaldi

Nel corso di poco più di dodici mesi, sono stati eseguiti 100 interventi di chirurgia bariatrica robotica. L’età media dei pazienti è risultata di 43,5 ± 10 anni, con un BMI medio di 39,4 ± 2,9 kg/m². La maggioranza dei pazienti (76%) era costituita da donne, in linea con la maggiore prevalenza femminile osservata nei percorsi di chirurgia bariatrica.

Tra le principali comorbidità, si registrano 3 casi di diabete mellito (15,8%), 3 di sindrome delle apnee ostruttive del sonno (15,8%) e 7 di ipercolesterolemia (36,8%). Sul piano dei risultati chirurgici, il tasso complessivo di complicanze è stato molto basso inferiore al 2%, un valore nettamente inferiore rispetto ai dati medi riportati in letteratura (complicanze risolte tempestivamente con emostasi endoscopica senza richiedere reinterventi).

Anche i tempi operatori hanno mostrato un miglioramento significativo, passando da oltre 120 minuti nelle prime procedure a una media attuale di 75 minuti, ormai in linea con i centri europei più esperti (≈70 minuti).

Guardando al futuro: il commento del direttore Lugi Piazza

Questi risultati confermano che la chirurgia robotica bariatrica è una realtà matura, sicura ed efficace. Raggiungere 100 casi in un solo anno non solo la rapidità di crescita del team e l’efficacia della piattaforma robotica, ma anche la capacità di tutta l’équipe di fare dell’innovazione uno strumento concreto di miglioramento clinico. Il prof Piazza è stato coadiuvato nel programma robotico da alcuni membri del suo tema bariatrico: la dott.ssa Carla Di Stefano, il dott. Marco Patanè, e il dott. Gastone Veroux 

“È un traguardo che riflette competenza, dedizione e lavoro di squadra, commenta il prof Luigi Piazza - ma soprattutto la volontà di offrire ai pazienti un trattamento sempre più sicuro, preciso e personalizzato. La chirurgia robotica rappresenta oggi una delle frontiere più avanzate della nostra disciplina, e continueremo a investire su formazione, ricerca e tecnologia per garantire risultati sempre migliori”.

Redazione

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